Arni di Stazzema e le cave di marmo bianco statuario

Arni di Stazzema e le cave di marmo bianco statuario

Altitudine m. 916

La valle di Arni è ubicata al di là del Monte Altissimo.
Il colle del Cipollaio ed il Passo del Vestito la separano da Massa e dalla Versilia.
In questa valle il prof. Igino Cocchi, alla metà degli anni 800, osservò i resti di una morena frontale, questo a testimonianza dell'esistenza di un'antica ghiacciaia nella valle, da qui iniziarono gli studi sui ghiacciai in tutte le Alpi Apuane.

La valle di Arni ha forma longitudinale, in direzione da ovest ad est, per un'estensione di circa 3 Km.; vi si trovano estesi pascoli, faggete, castagneti, nonchè ottime acque.
I monti che la circondano sono ricchi di filoni di fahlerz, di piombo argentifero, di rame piritoso, di estesi strati di
navacolite, di calciscisto, di dolemite e di marmi bianchi.

La prima cava di marmo fu aperta nel 1849 dal signor Saucholle Henruaux.
Nel 1861 della valle di Arni parlò la Rivista dei Comuni d'Italia per la necessità di aprire una strada di collegamento per avviare il proficuo commercio dei marmi.

I monti che lo circoscrivono sono: il Sella, il Vestito, l'Altissimo, il Cipollaio, il Corchia e il Fréddone.
La popolazione nel 1931 ammontava a 848 unità mentre oggi se ne contano solo poche centinaia.
Ancora oggi l'attività economia prevalente é quella legata all'estrazione del marmo che vede occupati numerosi addetti.
La valle di Arni é il crocevia geografico tra la Versilia, la Garfagnana e Massa. Con il permesso del Vescovo di Sarzana, nel 1822, iniziarono i lavori per la costruzione della prima Chiesa che terminarono il 24 settembre dello stesso anno; nel 1835 il Vescovo di Massa erigeva la Chiesa di Arni a Cappellania Curata e il 19.01.1947 fu elevata a parrocchia.

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