Scusate se parliamo d'amore

Venerdì, 8 Febbraio 2019 - Sabato, 9 Febbraio 2019

Scusate se parliamo d'amore

Il teatro nei racconti di Raymond Carver

con Massimo Poggio, Barbara Rizzo, Andrea Mitri e Letizia Sacco

drammaturgia e regia Alberto Di Matteo

Una coppia di amici, una bottiglia di gin e due chiacchiere sull’amore. Ma di cosa parliamo esattamente e veramente quando parliamo d’amore? La quotidianità della vita di tutti i giorni, fatta dalle ‘solite cose’: storie di vuoti, di buchi, di cose non spiegate e inspiegabili …

Due coppie di amici, al tavolo di cucina, con quattro bicchieri, una bottiglia di gin e una di soda; è un giorno di festa probabilmente, bevono e chiacchierano, e non si sa come e perché si mettono a parlare d'amore. Ma di cosa parliamo esattamente quando parliamo d'amore?

Questa, in sintesi, la situazione di partenza di uno dei più celebri racconti di Raymond Carver: Di cosa parliamo quando parliamo d'amore, tratto dall'omonima raccolta. Di questo racconto abbiamo fatto la storia-guida dello spettacolo, ma abbiamo attinto anche ad altri testi carveriani: brevi racconti, poesie, interviste, conferenze ecc. Raymond Carver (1938-1988) scrittore americano, è tuttora considerato uno dei grandi della narrativa contemporanea, il maestro indiscusso del racconto breve, ma non scrisse mai per il teatro, se non una primissima opera giovanile.

I personaggi di Carver agiscono, parlano, raccontano a proposito di cose normali, semplici, quotidiane, perfino banali, ma sembrano sempre alludere, più o meno volontariamente, a ben altro, a qualcosa di più grande, misterioso, assoluto.

Ecco allora che si spiega il senso della nostra sfida: cercare il teatro nelle storie di Raymond Carver, una teatralità tutta contemporanea, quasi beckettiana, che ha dei tratti di inquietudine, ma che contiene anche un innegabile e anomalo umorismo.

I racconti di Carver si situano in quell'orizzonte che è tipico dell'uomo del ventesimo e ventunesimo secolo, e cioè quello della quotidianità, della vita di tutti i giorni, fatta dalle 'solite cose'. Ma in quello stesso orizzonte lo scrittore americano ha saputo lasciare tracce di poesia, di mistero, di trascendenza. Solo che Carver, come scrittore, è reticente, non dice tutto, dissemina le sue storie di vuoti, di buchi, di cose non spiegate e inspiegabili...

E allora tornando alle domanda iniziale, di cosa parliamo quando parliamo d'amore, cioè di cosa stiamo realmente parlando quando raccontiamo di coppie in crisi, di matrimoni, di separazioni, di violenze domestiche, di figli e famiglie ecc.? Carver, come suo solito, sembra lasciare le domande senza risposta, ma in modo sottile sembra invitarci a vedere l'amore come un mistero, il mistero della vita stessa.

Sta a noi, spettatori e interpreti, sta al teatro, in definitiva, il piacere di rinvenire il brivido della poesia e delle emozioni in quelle storie misteriose di tutti i giorni.

Jenco

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Scusate se parliamo d'amore
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