Musica per un incendio

Miércoles, 17 Diciembre 2014 -

Cantautore storico della scuola romana, Mario Castelnuovo appartiene a quella generazione di musicisti sbocciati al Folkstudio, e ben presto giunti al successo su più vasta scala. In particolare la sua vicenda artistica ci racconta delle sue partecipazioni a Sanremo nel 1982 con “Sette Fili Di Canapa”, ricordata ancora oggi come uno dei classici della canzone d’autore degli anni ottante, e successivamente nel 1984 con “Nina”, che gli fruttò il sesto posto finale, e trainò nelle vendite il secondo disco omonimo di Castelnuovo, che pure conteneva pregevoli composizioni come “Fiore Di Mezzanotte”, “Lo Schiaffo Del Soldato” e “Halley”. Castelnuovo all’epoca si segnalò come uno dei cantautori dalla poetica più originale, e il suo non essere allineato al mainstream lo portò ben presto lontano dai riflettori. Pur non avendo fatto ritorno sul palco di Sanremo, il suo cammino nel mondo della canzone d’autore è proseguito senza soste, fino a mettere in fila otto dischi e diverse antologie, senza contare la sua attività di autore per artisti come Paola Turci, Alessandro Haber, Riccardo Fogli e Umberto Bindi. A distanza di quasi dieci anni dalla pubblicazione di “Come Erano Venute Buone Le Ciliegie Del ‘42” pubblicato da Rai Trade nel 2005, e prossimo ai sessan’tanni, il cantautore romano torna con un nuovo album “Musica Per Un Incendio”, che raccoglie dodici brani di pregevole fattura, realizzati sotto la direzione artistica dell’indimenticato Lilli Greco, scomparso prematuramente durante le registrazioni. Prodotto dallo stesso Castelnuovo, con la collaborazione di Luciano Ciccaglioni (chitarra acustica, elettrica, mandovox, mandolino, coro e tastiere), e Simone Sciumbata (tastiere, armonica a bocca, fisarmonica, ukulele, chitarra acustica, percussioni e coro), il disco vede anche la partecipazione di un folto gruppo di musicisti composto da Maurizio Dei Lazzaretti (batteria e percussioni), Luca Pirozzi (basso elettrico e contrabbasso), Mario Schilirò (chitarra acustica e coro), Ettore Gentile (pianoforte, Fender Rhodes e organo Hammond), Lilli Greco (pianoforte, coro), Claudia Arvati (cori), Paolo Parisi (coro), Stefano Indino (fisarmonica), Luca Velotti (sax e clarinetto), Paolo Buonvino (flauti), che nel loro insieme contribuiscono a caratterizzare in modo determinante l’eleganza sonora di ogni brano. Accolti da una elegante confezione cartonata, basta inserire il disco nel lettore per accorgerci che ci troviamo di fronte ad un piccolo gioiello, infatti, la nostra attenzione viene subito rapita da “Annie Lamour” in cui un susseguirsi di intensi spaccati poetici tratteggia la storia di una “Bocca Di Rosa” in chiave contemporanea, una escort dal tacco alla francese. L’ascolto ci regala brani pregevoli come la canzone d’amore “Mandami A Dire”, l’introspettiva “A Certaldo Fa Freddo”, e la sofferta “Gli Amanti” in cui spiccano gli archi arrangiati da Gianluca Podio, ma un altro gioiello è pronto ad attenderci, ovvero l’ironica ed attualissima “Canto Della Povera Gente”. Ciò che colpisce in modo particolare della scrittura di Castelnuovo è la sua capacità di fotografare spaccati di vita, mettendo in luce i sentimenti e le passioni dei protagonisti delle sue storie. La profondità del songwriting del cantautore romano emerge ancora in brani come “Torna A Casa Lassie” incisa con la partecipazione di Johnny Di Tacco, “Fessure di Cielo” ed “Angeli”, fino a toccare le corde del cuore nella struggente “Santa Maria Delle Caramelle”. Chiude il disco “Trasteverina” impreziosita dalla voce di Bianca Giovannini di BandaJorona, e nella quale Castelnuovo ci regala un’istantanea della Roma liberata dagli Americani dopo la caduta del regime Nazifascista. Insomma “Musica Per Un Incendio” può essere definito come uno dei vertici della produzione artistica di Mario Castelnuovo, e questo tanto per la scrittura dei brani, ma anche per la cura con la quale è stato realizzato.

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