Giosue Carducci fra Valdicastello e Bolgheri

Saturday, 24 September 2011 -

Sono celebri le sgambate e le ribotte carducciane: pantagrueliche sedute a tavola che iniziavano il mattino a terminavano all’imbrunire e dove il grande poeta Giosue Carducci s’intratteneva con gli amici discutendo e recitando poesie. Che fosse un buongustaio è risaputo: aveva una spiccata passione per tordi, pesce fritto e fettuccine con l’abbacchio. Non è un caso, perciò, che partendo proprio da Carducci, l’Accademia Italiana della Cucina - delegazioni Versilia Storica e Costa degli Etruschi. in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Pietrasanta, presenti sabato 24 settembre, nel chiostro di Sant’Agostino, una giornata di approfondimento dal titolo: “Giosue Carducci fra Valdicastello e Bolgheri: due realtà gastronomiche a confronto”. Ricco il programma della giornata presieduto dal noto gastronomo fiorentino Paolo Petroni, segretario generale dell’Accademia Italiana della Cucina, autore di numerosi libri sulla cucina della tradizione, esperto a livello internazionale.
La giornata inizierà alle 10.30 nella sala dell’Annunziata del Chiostro di Sant’Agostino con i saluti del sindaco Domenico Lombardi; interverranno poi Paolo Petroni, Franco Cocco coordinatore territoriale ovest dell’A. I. C., Anna Ricci, delegata della Versilia storica dell’A.I.C.  e Gino Signorini delegato della Costa degli Etruschi.
Seguiranno le relazioni di Luciana Frati con “ Il Carducci a Bolgheri: colori e sapori nelle sue poesie”, Giuseppe Cordoni con “Pietrasanta, Carducci e Proust. Un ponte fra cucina, scultura e poesia”, Luciano Bezzini con “Le ribotte del Carducci a Castagneto” ed infine Alfredo Pelle con “G. Carducci e i poeti che hanno apprezzato la cucina versiliese”.
E parlando, parlando di cucina letteraria si arriverà all’ora di pranzo con una pausa gastronomica all’eno–trattoria da Beppino, proprio lungo la strada che conduce nel piccolo borgo di Valdicastello, laddove, alle ore 16, la manifestazione si chiuderà con la visita guidata alla casa natale di Giosue Carducci.
Appassionato di caccia, Carducci lascia preziose indicazioni culinarie, descrivendo ad esempio in una nota scritta a Castagneto Marittimo, la preparazione dei merli per i crostini:“Furono messi in fusione quindici merli, con cipolla, odori, olive e funghi rinvenuti, grappa e aceto. Poi furon manipolati con salvia e ramerino, arroselliti in olio con metà rigaglie, spruzzati di vino rosso e lasciati cuocere con cincini d’acqua, in fine tritati e impastati con acciughe e panna”. 
L’iniziativa è aperta a tutti; per il pranzo prenotare  al n. 0584 790400

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